Stalking

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L'attenzione che si trasforma in ossessione. Molestie quotidiane, silenziose, difficili da individuare e limitare… e il sospetto diventa paura, erode la libertà fino a costringere in una prigione soffocante chi lo subisce.

Questo è il fenomeno definito stalking: comportamenti reiterati di sorveglianza, controllo, contatto pressante e minaccia, realizzati direttamente e/o indirettamente (ad esempio tramite mail, sms, chat, …) che invadono con insistenza la vita di una persona fino a toglierle la quiete e l’autonomia.

Queste emozioni e sentimenti nel tempo sono state riconosciute come reattive e caratteristiche del fenomeno dell’essere perseguitati. Identificare gli aspetti psicologici della relazione vittima-stolker ha reso possibile l’intervento a livello clinico-terapeutico.

Gli atti persecutori sono ora un reato ben definito, punito con condanne da sei mesi a quattro anni di reclusione. Le pene sono aggravate se il fatto è commesso dal coniuge legalmente separato o divorziato o da persona legata alla vittima da relazione affettiva, se avviene a danno di un minore, di una donna incinta, di una persona disabile. Anche chi incita alla violenza contro transgender o gay soggiace alle stesse pene. Il reo è punito con l'ergastolo se, nell'escalation di atti persecutori accertati, uccide la vittima.

 

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